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A cura del Prof. Omar Sciarbrun


LE PRIME FORME DI VITA

È difficile stabilire quando l’uomo abbia cominciato ad esistere, ma si presume sia stato prima di colazione. A metà mattinata iniziò a differenziarsi in modo definitivo da altre specie, fra cui i politici e gli idraulici.
Per capire meglio questa trasformazione bisogna accennare brevemente alla storia della Terra, tenendo presente che ogni divisione in periodi abbraccia milioni di anni, quasi quanti ne occorrono per ottenere la pensione o riavere indietro la macchina dal meccanico.
In origine il globo terrestre era una massa fluida ed incandescente, in seguito emersero le terre dalle acque e si formarono le prime elementari forme di vita animale e di qualche burocrate.
Prime forme di vita
Passarono ancora milioni di anni e finalmente dopo i mammiferi apparvero i primati con i loro guinness. E saltiamo all’homo sapiens, chiamato così perché per primo rispose ad un quiz di Mike Bongiorno, questo homo sapiens costruì attrezzi di pietra esclusi i profilattici e seppellì i propri morti. Recenti studi hanno comprovato che all’inizio seppelliva i propri vivi, ma quando risultò evidente che questo rendeva difficili ai sepolti alcune azioni come il salto in alto o prepararsi un martini decente, allora decise di seppellire solo i morti.
Una delle specie dell’homo sapiens era l’uomo di Neanderthal, che fu presente fra gli 80.000 ed i 35.000 anni fa, poi scomparve, ed a nulla hanno portato gli sforzi degli studiosi per capire il motivo di tale scomparsa. Fu scacciato dalle terre che abitava? Fu distrutto da ignoti nemici? Gli scadde l’affitto? Molto più semplicemente andò in vacanza alle Seychelles e si accorse che lì il parcheggio costava la metà.
L’uomo di Neanderthal aveva uno scheletro poderoso ed arcate sopracciliari molto sporgenti, cosa quest’ultima che fece crollare il mercato delle “visiere per il sole” con notevoli ripercussioni sociali. D’altra parte, non è da escludere che sia stato proprio l’aspetto fisico a causare la scomparsa dell’uomo di Neanderthal, dopo che questi aveva risposto ad un annuncio di “Cuori solitari”.
Sostituto dell’uomo di Neanderthal fu l’uomo di Cro-Magnon (chiamato così perché più affamato del suo predecessore), che gli scienziati , in un impeto di sfrenata fantasia chiamarono “Sapiens sapiens”.
Quest’ultimo era dotato di abilità manuale e capacità mentali molto superiori; per esempio,
Crani a confronto
Nel riquadro sono comparati tra loro i crani
di un uomo attuale, di un gorilla, di un
pitecantropo e di una valletta televisiva: in
essi è evidenziata in color ocra la massa
cerebrale.
si accorgeva subito quando un’auto usata era un affare.
Ma diamo uno sguardo all’ambiente di allora. Certo la situazione non era delle migliori; tipiche di quel periodo erano le grandi glaciazioni alternate a periodi interglaciali con notevoli oscillazioni di temperatura, cosa che disorientò non poco gli uomini, che, non sapendo mai come vestirsi, alla fine iniziarono ad indossare la canottiera sulla maglia di lana e la camicetta sulla pelliccia. Durante i periodi più freddi i ghiacci del Polo Nord si estendevano fino in Germania e, puntualmente, si assisteva al crollo in borsa dei gelati e dei ventilatori. Durante i periodi più caldi i ghiacci si ritiravano vergognosamente attorno al Polo Nord, le fasce centrali della Terra si inaridivano e proliferavano le scuole di windsurf. Fu in questo periodo che ebbero inizio le turnazioni idriche, col nome di rubinetti alterni. Questo fenomeno provocò spostamenti ed enormi cambiamenti di abitudini e di alimentazione: intere popolazioni migrarono verso luoghi più freschi ed i commercianti di bibite ghiacciate, grazie ai favolosi incassi, si spostarono verso i quartieri residenziali ed iniziarono a mangiare caviale. Nei periodi freddi ritornavano nei quartieri popolari e lasciavano il posto ai commercianti di stufe e pelliccie.
Questo era l’ambiente in cui si sviluppò l’homo sapiens sapiens, un ambiente ostile, pieno di pericoli e di minacce, con una durata media della vita che andava dal primo vagito post – partum alla prima comunione nei casi più fortunati. I più sventurati nascevano in alcuni quartieri di Napoli o nel Bronx.
...Continua...


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