Tempo fa, la redazione di “Frattaglie” si è trovata di fronte ad uno scomodo problema: arrivavano numerosi, per non dire eccessivi, messaggi di posta elettronica di uomini che chiedevano consiglio su come allontanare le troppe donne che li assillavano. Avevano provato di tutto, dal negarsi al telefono, al fingersi gay, impotenti, giapponesi. Espedienti inutili.
Vista l’eccessiva mole di lavoro arretrato, il capo redattore si è rivolto a me con fiducia, avendo scartato molti sociologi e psicologi accreditati, come Alberoni, e tutti gli utenti dell’elenco telefonico di Novara il cui cognome cominciasse per “Esse”. Posso dire di essere oramai esperto nel campo di rapporti sentimentali, non solo per le mie disastrose avventure amorose, ma anche per la pubblicazione del famoso saggio "Gli idioti devono considerarsi mammiferi?" e del meno fortunato "Amore, Orzate e Pigmei".
Allora eccomi qui (vorrei anche fare presente che devo ancora ricevere tre mesi di stipendio arretrato e quando chiamo in redazione potreste essere più dettagliati del solito “Ma lei è proprio sicuro di lavorare per noi?”, grazie).

Oggi vorrei iniziare con le basi fondamentali del fenomeno conosciuto col nome di Attrazione. Una delle parti più importanti di tale fenomeno è l’odore. Pochi sono quelli che danno agli odori corporei un peso rilevante nel rapporto uomo/donna. Eppure la fragranza naturale o artificiale che emettiamo è essenziale per attirare le ragazze, fa fare bella figura nelle serate di gala e ci permette di capire quando qualcuno ha urgenza di andare in bagno.
Un antico testo medievale asseriva che le possibilità che una donna rimanga colpita dal vostro fascino calano drasticamente se vi immergete per dieci minuti nello sterco di cavallo. La teoria è stata in seguito rivista, per la mancanza quotidiana di sterco di cavallo, ma soprattutto per la scoperta che le possibilità potrebbero in ogni caso aumentare se la donna somiglia ad una lontra o se ha un tasso alcolico nel sangue superiore al 17%.
E’ sicuro ed accertato, però, che emanare un cattivo odore tiene lontane le sgradite compagnie femminili (ma anche, purtroppo, quelle di qualsiasi essere vivente dotato di organi olfattivi). Quindi il metodo può risultare vincente.

Il consiglio: il Bagno di Petos. Preparate un infuso di acqua, ortica, gorgonzola, amido di fecola, uovo marcio, liquido seminale di puzzola, aceto, aromi naturali. Quando l’intruglio giunge ad ebollizione, spegnete il fuoco e versate il contenuto nella vostra vasca. Recitate tre volte l’Atto di Dolore ed entrate in acqua, indi rilassatevi. Non importa se noterete delle strane macchie sul vostro corpo: è naturale. Sono ustioni di secondo grado, accentuate dal bruciore provocato dall’ortica. Rimanete nella vasca per circa mezz’ora, poi asciugatevi, vestitevi e uscite in strada.
Dovreste notare da subito i benefici effetti del Bagno di Petos, perché il vostro olezzo allontanerà chiunque in un raggio di trecento metri. Nessuna donna oserà minimamente avvicinarsi e riuscirete nel vostro intento.
Tre raccomandazioni:

1) L’intruglio provoca l’effetto contrario sulla donna malese. Ella ha sviluppato un particolare sistema di difesa che le permette di percepire tutti gli odori come profumo di baccalà al sugo, e quindi rimarrà affascinata da voi. Potete sempre svicolare, anzi, meglio, buttarvi a terra e rotolare;

2) La vasca e l’asciugamani del bagno di Petos, dopo, dovranno essere bruciati: purtroppo l’infuso possiede come effetto collaterale la corrosività, che si estingue con una temperatura superiore a 380°C. Assicurarsi sempre di avere un tanica di benzina e del digestivo. L’asciugamani può essere riutilizzato come pigiama o come combustibile ad idrogeno.

3) Tutto viene vanificato se la ragazza indossa una maschera antigas. Solo in questo caso, per altro probabile solo nello Stato di S. Marino, potete fingere di essere giapponesi!

Ursus Cadlegani