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A cura di Tania Tuttamore




OTTONE PELAGHI CARRUBA

Tutto è pronto, ci sediamo a tavola con un certo imbarazzo e un velo di stanchezza negli occhi. Siamo al ristorante Quagliarulo, che ci ha gentilmente concesso gratis una piccola saletta interna, tra i cessi di servizio e le cucine, ma in cambio dobbiamo fare loro pubblicità. Abbiamo accettato.

"RISTORANTE QUAGLIARULO, TI CUCINANO TUTTO… DAL CAMMELLO AL PAGURO;
RISTORANTE QUAGLIARULO, TUTTI PIATTI TIPICI, COME IL DECOTTO DI MULO;
RISTORANTE QUAGLIARULO, O CI VAI… O TI CI MANDANO!"


Di fronte a noi si erge la figura di Ottone Pelaghi Carruba, figlio del grande Babbi Pelaghi Carruba, unità cinofila degli anni settanta in servizio nelle Fiamme Gialle e insignito della medaglia al Valor Canino per aver azzannato sei volte di seguito il fondoschiena di un giudice della Commissione Antipulci in pensione. Ottone, invece, non ha seguito le orme del padre, si è dato alla politica. Ha fondato nel 1990 il partito, in difesa dei diritti del migliore amico dell'uomo, chiamato PILL (Partito italiano per il latrato libero). Le adesioni, dapprima, sono state poche e il partito nel corso degli anni, ha rischiato di essere soppresso più di una volta, ma oggi i sondaggi lo danno stabilmente all'8%, a Pantelleria addirittura all'11%.
Prima che inizi l'intervista ordiniamo qualcosa da mangiare. Io prendo un'insalata di cernie, il Pelaghi Carruba opta per l'ossobuco di muflone. Siamo tutti più tranquilli, ora. La mia assistente, che non mangia mai per scelta religiosa (e anche perché le hanno sbagliato un'operazione alle labbra, che ora sono sigillate col silicone!), apre il suo taccuino e s'appresta ad appuntare ogni sillaba che esca dalle fauci di questo grande Cane della politica.

Domanda: Perché il figlio di un grande esemplare pubblico decide di fare politica?
Risposta: La domanda è pertinente ad un discorso etico, epistemologico, più che morale. Uscito dall'università di Caccia e Riporto con una Laurea Breve in Discussioni antipatiche sui felini, non ho potuto scegliere altro che la politica. Vedevo intorno a me tanta sofferenza, tanto cinismo, tanto abbandono sulle autostrade, che ho dovuto prendere parte attiva per fare sentire la voce e il latrato di tutti i nostri rappresentati, dai Bobtail ai Pastori maremmani.
Domanda: Quindi, per lei, si tratta di una vera e propria missione?
Risposta: Esatto. Ha ragione. Non vorrei essere retorico, ma presto toglieremo il guinzaglio ai nostri fratelli che potranno correre felici per i prati e accudire le pecore come un tempo. Per noi sono i vecchi valori che contano: pelo fulvo, setoso, zampe forti e vigorose, i croccantini!!

Intanto arrivano le pietanze: Pelaghi Carruba si lamenta che il suo ossobuco è troppo buco e poco osso, poi cerca, con noncuranza, di scavare una piccola fossa sul pavimento del locale per seppellirlo. Io lo osservo pensierosa e poi gli rivolgo la seguente domanda.

Domanda: Ma, una buona volta, ci potrebbe dire su che cosa si basa il suo programma? Riguardo a questo è sempre stato un po’ evasivo.
Risposta: Ehm… Certo, sì… Il programma! Ecco, noi dei PILL abbiamo un programma semplice, che si regge su pochi punti fondamentali. Primo: meno tasse per tutti, non solo per i dobermann e per i cuccioli dei pastori tedeschi. Secondo: basta con questo lavoro interinale, che nessuno ha mai capito che significa! L'occupazione che intendo io è stabile, sicura, ben retribuita. Impieghi nelle forze dell'ordine, nelle battute di caccia, negli stadi, sui treni, sulle slitte, accanto ai ciechi, oppure tutti nelle miniere di carbone o nelle cave di marmo!! Terzo: un'istruzione fondata sui principi di tolleranza, rispetto delle regole e dei comandi, che dia più importanza alla storia e ai nostri antenati, dalla lupa di Romolo e Remo al cane di Stalin, di Hitler, di Eugenio Montale! Quarto: più considerazione per i cani del Sud, arretrati e poco sviluppati, con la coda tozza e dall'aspetto remissivo e rassegnato. Loro, più degli altri, si accorgeranno che scodinzolare non è un lusso riservato a pochi, ma un dovere canino civico e un diritto universale. E, per finire, abbaiare, abbaiare sempre, in ogni occasione!
Domanda: In questo modo, però, non si fa altro che fomentare una muta di cani impazziti alla ribellione sociale. Le sembra corretto?

L'Onorevole ha terminato di mangiare e sta annusando il fondoschiena della mia assistente che sembra gradire. Poi si ricompone, riindossa gli occhiali, e continua:

Risposta: Chi ha per secoli mangiato dentro ad una ciotola? Chi è stato legato da pesanti catene in giardino? A chi sono stati imposti nomi assurdi come Fuffi, Pappi, Max, Rex, Lollo, Beethoven? Chi è stato acconciato come una modella bulgara a basso rendimento? E' tempo di dire basta!! Diamo ai cani la consapevolezza del proprio essere cani, il gusto di poter comprare Ciappi da individui liberi, la possibilità di fare la pipì in pieno centro commerciale senza dover salivare a comando…… Chiudiamo i canili e apriamo centri di accoglienza per gli Spinoni. Facciamo qualcosa per le orecchie dei Setter, eleviamo da terra il rango dei Bassotti, tutti uniti contro i gatti, abbattiamo i cinodromi e facciamo correre i cetacei! Ecco, tutto questo e ancora di più!! Il dio dei cani tuonerà contro queste ingiustizie e potremo finalmente mangiare quarti di tacchino puro, non gli scarti della macelleria "da Cillone, la carne che è un successone!", danzeremo sulle carcasse dei nostri nemici e faremo ciondolare la lingua senza costrizioni…

Arrivano dei gentili signori e ci chiedono se è possibile continuare la conversazione fuori dal locale. Cerco loro di spiegare che sono alla presenza di un parlamentare ma non vogliono ascoltare ragioni. Ci troviamo fuori dal locale in pochi minuti, una ambulanza sopraggiunge e due portantini scortano via Ottone Pelaghi Carruba, dopo avergli fatto indossare la museruola di forza. Io controllo gli appunti della mia assistente, ma scopro che lei ha scritto, per tutta la cena, solo le seguenti parole: "Come vorrei essere un'aquila reale, un gufo, un elefante, non manca più nessuno, solo non si vedono i due castagni". Per fortuna avevo con me il mio registratore portatile: con cosa avrei potuto fracassarle la testa, altrimenti?


* * * Il fotomontaggio ci è stato inviato da Mangy * * *


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