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Riassunto delle puntate precedenti: Il marito della moglie è stato ucciso, ma la polizia non ci crede.* *Per ulteriori approfondimenti guardare nel “Freezer”. Finalmente giunse il momento di quello che io consideravo l’interrogatorio “chiave” che mi avrebbe portato alla soluzione del caso: l’ interrogatorio del maggiordomo. Avrei voluto iniziare ad interrogarlo in storia e geografia per passare poi all’aritmetica, ma successe un fatto che mi fece cambiare idea. Dovete sapere che, anni fa, feci un corso di 36 minuti su “Il linguaggio del corpo inteso come dinamica del sudore e sua influenza sul fremito auricolare”. Quando feci sedere il maggiordomo Frank “Marocco”, il mio sguardo allenato notò subito che l’angolo formato dai suoi piedi era di 33 gradi. Calcolai mentalmente la bisettrice ed il risultato che ottenni mi fece capire subito una cosa: avevo bisogno di ripetere le tabelline! - Allora Frank - esordii guardandogli una basetta - hai qualcosa da dirmi? -. L’uomo mi guardò ed incrociò le braccia. Questa posizione, nel linguaggio del corpo, esprime un atteggiamento di chiusura, il che mi sembrò strano visto che erano le 11 di mattina e la chiusura dei negozi era all’ora di pranzo. Ma la sua mossa era calcolata ed io avevo capito benissimo che lui pensava che io sapevo che lui credeva che io ignoravo il significato del suo gesto.
- Tu sai di cosa parlo! - Rimanemmo immobili per due lunghi minuti, fissandoci negli occhi; dopodiché, sempre in silenzio, Frank si alzò, mi si avvicinò e mi sfilò dal braccio quel dannato vaso cinese,che, non so come, avevo agganciato nella mia fulminea giravolta. Stava perdendo il suo self control, lo capii dal fatto che un suo capello si spostò di 0,08 millimetri. - Innanzitutto, se tu sei il maggiordomo, chi è il minordomo? - Lo stavo disorientando. - Cosa ti ha promesso, Frank? - continuai martellante - Soldi ? Amore? Una merendina al cioccolato? - - La …pr…prego…Signore… - Ormai lo avevo in pugno. - Così hai pensato che era meglio decidere per il sì e tentare questa strada… - - Parla dei referendum, signore? - - Parlo di ciò che tutti e due sappiamo benissimo! - A dire il vero iniziavo a non capirci più niente: di cosa diavolo stavamo parlando? Improvvisamente i suoi nervi cedettero, si coprì il volto con le mani ed iniziò a confessare piagnucolando: - Uhaho oho ahaho… - Frank, non capisco cosa… - Uheaa ehea…ohaa eueaa… - Frank,togli le mani… - …oeaa ua…oaa euea… - Frank, le mani dalla faccia!!!- Finalmente capì e spostò le mani. - Ora lei sa tutto, signore - concluse ricomponendosi - la prego di non dire niente alla padrona - “Non dire niente alla padrona?” ( Ma come, le ammazza il marito e non vuole che glielo dica? ). - Scusa, Frank, mi puoi ripetere dalla parola “ Uhaho…” alla parola “ euea…”? Credo che mi sia sfuggito qualcosa -. - Parlavo dello zucchero … - - Zucchero?… - - Si, lo zucchero che ho preso di nascosto, un pacco da un chilo, e che ho regalato alla mia … ehm.. fidanzata, per S. Valentino… - Ci capivo sempre meno, tuttavia dissi: - Oh certo, questo lo avevo capito benissimo, e, giusto per curiosità, chi è la tua … ehm … fidanzata? - - E’ … la signorina … Clara, ma, la prego, non lo dica a mia moglie Felicia - - Oh, stai tranquillo, Frank, io sono uomo di mondo e, certamente non … Feeliiiciaa!? Ora tutto mi era più chiaro: come il brodo primordiale in un giorno di traffico; come il caos pre-Big Bang; come le idee dei nostri politici. Il caso si ingarbugliava sempre di più, ma una vocina mi diceva che presto avrei risolto tutto. Spensi il walkman e la vocina cessò. |
