Cosa posso dire, se non "Grazie"? Le vostre manifestazioni d'affetto sono commoventi, il calore che mi dimostrate nei messaggi è perfino eccessivo, tanto da sfiorare le minacce. Credo di essere diventato, ormai, l'ultima ancora di salvezza per tutti quegli uomini che preferiscono un buon libro, o l'ascetismo, ad una serata con la più affascinate delle donne. Ma per chi pensa che tutto ormai sia inutile, ecco che il mio aiuto può essere importante. Quindi, non demoralizzatevi: c'è ancora una via d'uscita!

A questo proposito vorrei introdurre il metodo odierno. Come ho più volte ripetuto nel mio saggio "La carie come merce di scambio sessuale", la maggioranza delle donne è propensa a frequentare gli uomini che vantano un tenore di vita superiore alla media nazionale, che possiedono, cioè, una villa in periferia corredata di dodici dobermann stitici senza genitali, un auto che solo a tenerla in garage costa cento milioni al mese di manutenzione, tre ditte di tartufi che commerciano, anche illegalmente, perfino con la Lapponia, e molto, molto altro.

Bene, non bisogna fare altro che fingersi poveri, accattoni, sebbene fatturiate una cifra pari al PIL dell'Indonesia, e la vostra dichiarazione dei redditi abbia la stessa consistenza (e la stessa logica!) della sceneggiatura di Vacanze di Natale '90.

Il Pezzente

Dovete adottare da subito la tattica di difesa chiamata "il Predestinato dalla Sfortuna": raccontatele, mentre sarete intenti in una languida passeggiata lungo i viali (zeppi di prostitute, mi raccomando!) gustando le caldarroste che lei ha offerto, di come la sorte ria vi abbia strappato tutto, un lavoro di prestigio in un'autofficina, un seminterrato senza finestre e senz'acqua, una Seicento Multipla del '56 che andava ad uranio, e inoltre una malattia micidiale, il Giradito, ha sterminato la vostra famiglia, composta da un pappagallo africano miope, un topolino di campagna e uno di città, l'intero Circo delle Pulci veneto e la vostra autoradio Cercate di essere più patetici possibile nel narrare le disavventure. Noterete che l'effetto risultante nella vostra compagna sarà dapprima la compassione, o la pietà, forse anche la tenerezza, sensazioni che le donne inspiegabilmente amano alla follia, ma voi non dovete scoraggiarvi. Stiamo giocando su tempi lunghi, e la pietà, si sa, svanisce in fretta!

Continuate ad andare agli appuntamenti in autobus, vestitevi sempre in modo da confondervi con un sacchetto della spazzatura; lasciate che la vostra barba irsuta prenda le sembianze di uno scopino per il cesso; invitatela a cena alla mensa delle Sorelle della Carità cercando ogni volta di fare di nascosto il doppio turno; andate nei supermercati e costringetela ad occultare sotto il cappotto un barattolo di maionese, i cracker e una cassa di birra; chiedetele in prestito l'auto e rivendetela pezzo per pezzo al mercato del pesce, non riuscendo a guadagnarci un granché. Se farete queste cose correttamente, dopo un mese sarete pronti ad invitarla a casa vostra, per l'ultimo incontro. Al coperto di un vecchio cartello delle Partenze in Costante Ritardo, nella stazione centrale, avrete predisposto un sacco a pelo tanto liso da confondersi con uno strofinaccio, due scatole di cartone sfondate che serviranno da comodini, un mozzicone di candela che farà da abat-jour. Dopo averla accompagnata in sala da pranzo, spiegatele che una volta avevate anche un'asse di legno che faceva da armadio, ma lo avete barattato con un servizio di porcellana da uno per il tè, che tra l'altro non avete mai bevuto. Per ultima cosa, dopo che vi sarete adagiati sul letto, confessatele che non potete più fare sesso efficacemente per una grave disfunzione ormonale causata dall'eccesso di sali da bagno nel sangue e, ogni volta che ci provate, siete preda di nausea incontrollata e visioni apocalittiche
Sono sicuro che non la rivedrete più.

Non è stato difficile, eh? Il Bello delle Donne è che si bevono di tutto, quando sono innamorate!

Potete tirare un sospiro di sollievo e prenotare la vacanza di un mese alle isole Figi che avevate pensato di fare col vostro commercialista. Buon divertimento.

Ursus Cadlegani