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A cura di Floriano Del Volga




SCEMERENTOLA
-- Quarta ed ultima parte --

Passarono le ore. Quando l'orologio del palazzo cominciò a battere mezzanotte, Scemerentola avvertì che qualcosa non andava.
Il suo vestito tornò ad essere un grembiule ed, inoltre, sentì urlare la servitù che una gigantesca mucca stava divorando il prato all'inglese del palazzo reale.
"Devo andare" gridò spaventata e, liberando la sua mano da quella del principe, corse verso lo scalone del palazzo. Una scarpetta di cristallo le si sfilò correndo, ma lei non si fermò finchè non fu fuori dal cancello.
In quel momento tutto era tornato come prima: al posto della carrozza c'era una grossa mucca arrabbiata, alcune rane, un vecchio cavallo e, da qualche altra parte, un cane che era stato mutato in un cavalletto.
Il mattino seguente, il figlio del re comunicò al padre che avrebbe sposato solo la fanciulla che aveva perso la scarpetta al ballo. Il granduca Filoscio fu incaricato di cercare la misteriosa ragazza.
Intanto, a casa di Scemerentola la matrigna era tutta eccitata all'idea che ad una delle figlie potesse calzare la scarpetta, mentre Scemerentola invece passava tutto il suo tempo a mugugnare una frase strana: "Quella str... ubriacona deve essersi dimenticata di dirmi qualcosa...!". E proprio quando il granduca si apprestava ad entrare in casa di Scemerentola, si abbattè sul selciato privo di sensi; in quei giorni, infatti, il reame era colpito da una violentissima epidemia di orzaiolo e peste nera. Quel paese ricco, prospero e felice che non aveva mai conosciuto la miseria e la derattizzazione, in pochissimo tempo stava diventando ormai un desolante mucchio di case disabitate, e dovunque regnavano ormai la morte, i topi, lo squallore e Mike Bongiorno.
Solo Scemerentola alla fine sopravvisse, dato che era diventata immune alla peste dopo essersi cibata per anni dei suoi amici topi.
E proprio dal suo felice accoppiamento con un topo muschiato della Renania nacque quel capolavoro, quell'esempio di arguzia, audacia ed intelligenza che risponde al nome di Topo Gigio...
Ma questa è un'altra storia...


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