Tutto quello in cui credevi fino ad oggi si è sgretolato davanti a
tuoi occhi, mentre i tuoi figli, notoriamente piagnoni, hanno rovinato
con un chiavistello i sedili dell'auto nuova?
Le vacanze non ti hanno generato ristoro, bensì una forte emicrania
diffusa nella zona gengivale? Imprechi troppo? Troppo poco? Per niente?
Tua moglie crede di essere un colibrì e cerca di sbattere le braccia
almeno cento volte al minuto?
Lavori troppo? Troppo poco? Per niente?
Beh, tutto questo noi lo avevamo previsto… E non perché portiamo sfiga,
ma perché usiamo la scienza più esatta che esiste! La Statistica.
Salve!
Sono Rosolino Pilo e noi dello IASIPU (Istituto Amatoriale per le
Statistiche Importanti Per l'Umanità) siamo lieti di dare il benvenuto
a chiunque voglia addentrarsi nei meandri delle scienze statistiche,
affini e parastatali.
Pensate ad un mondo senza statistiche, senza dati Auditel, senza Share,
senza percentuali, senza sapere se girare a destra o a sinistra, ciechi,
muti, sordociechi, sordomuti, sordi monchi e guerci che non sanno
da che parte girare e cozzano tra di loro, dove nessuno sa niente
del vicino, di quello che mangerà, di come tenterà di fregarvi l'energia
elettrica. Ci avete mai pensato? Il caos.
Partite trasmesse alla Tv dove non si vede il pallone, tassisti che
inseriscono il tassametro e poi si addormentano, urla a squarciagola
nel buio della notte sommessa, vecchine sepolte vive con la pensione
ancora da ritirare, uno stuolo di marionette impazzite che gira per
le strade assassinando tutti gli uomini brizzolati con in mano calze
di licra… E sono solo piccoli esempi!
Invece ci siamo noi, quelli che rendono la vita possibile a milioni
di italiani, svizzeri e monarchici convinti, che non chiedono nulla
in cambio dei loro servigi, si accontenterebbero di una piccola risposta
di tanto in tanto e di un tozzo di pane raffermo, noi che le uniche
torte che conosciamo sono quelle delle divisioni in percentuale, i
missionari della mediocrità nella forma meno abominevole.
Eccoci! Ed ecco tutto quello che per noi rappresenta questo lavoro,
questa vocazione. E noi, ora, abbiamo bisogno di te! Ami l'avventura,
il rischio, le costolette? Sei l'uomo o la donna o l'affine che fa
per noi, o per le guardie carcerarie… Entra anche tu nello IASIPU!
Arruolati, se credi negli altri e disprezzi i tassi fissi. Vieni a
trovarci nel nostro quartier generale, oppure chiama il numero che
vedi in sovrimpressione. Abbiamo fede in te, so che tu ne hai in noi!
(Ne abbiamo veramente bisogno! Vi prego, vi prego, vi prego! Siamo
solo in tre e ci spacchiamo la schiena tutto il giorno! Un aiuto sarebbe
gradito!)
Dopo una sana campagna promozionale, per la quale ringraziamo il Redattore
Capo di Frattaglie e la segretaria del Ministro delle Risorse Improduttive,
sperando che accorriate numerosi, possiamo presentare la statistica
di questo numero.
QUAL È IL LUOGO IDEALE
PER LA VOSTRA VILLEGGIATURA?
Ho interpellato personalmente un gruppo campione di 200.000 soggetti,
scelti dopo un accurato periodo di ricerche. Scartato in anticipo
tutto il cast di "Roma città aperta" per motivi geriatrici,
e il centro di recuperi per videodipendenti di Nocera Umbra, la mia
concentrazione si è spostata su i lettori di Tv Smarriti e Melomani,
le casalinghe annoiate che tramano in silenzio, un gruppo di futuri
alpinisti di Sassari, Samantha Fox, e l'intero paesino di Vilniago
(FU) compresi gli spazzini comunali e lo scemo del villaggio. Il popolo
si è così espresso:
Il 24,1% preferisce
andare al mare, ma solo se riesce a fare otto ore di fila in autostrada
sotto un sole cocente, se il bimbo piccolo vomita senza sosta tutto
quello che ha mangiato all'autogrill, se ha tanti di quei bagagli
che il facchino deve fare dodici viaggi, se prenota un posto ombrellone
in quattordicesima fila al lido più lontano
della spiaggia da dove il mare si vede per mezzo di schermi
giganti, dove è costretto a fare altre tre ore di fila per sdraiarsi
su una branda della Guerra di Secessione americana, se non può respirare
a causa di un sovraffollamento balneare di proporzioni bibliche, se
la sua unica lettura sono le fatture esorbitanti delle cene fuori
con gli amici.
Il 13,8% invece vorrebbe andare
in montagna, sciare come Thoeni, farsi una istruttrice simile a Moana
Pozzi, rimanere coinvolto nel traffico illegale di renne e perdersi
nella foresta al calar delle tenebre, per essere ritrovato il giorno
dopo in evidente stato confusionale, abbracciato ad un larice mentre
sussurra: "Bello, bello, il mio pastorello".
Il 26,2% crede che andare in vacanza
sia un lusso riservato ai ricchi, e vedrebbe bene un recupero dei
vecchi valori della rivoluzione francese contro i benestanti, comprese
la ghigliottina, il carcere duro, e la presa della pastiglia lassativa.
Il 19,7% è indeciso se andare in
gita al laghetto sotto casa per pescare tinche radioattive in vista
dei rincari energetici, oppure farsi una settimana alle isole Cayman,
fuga di capitali all'estero inclusa nel prezzo.
Il 38,6%, infine, adora la campagna,
l'agriturismo selvaggio, il vero "primo contatto" con la natura,
come fare passeggiate nei boschi in cerca di funghi creoli, oppure
di un posto nel quale fare le porcherie, anche da soli non è un problema;
ama pestare le enormi cacche di mucca disseminate nei sentieri di
campagna, indossare quegli scarponi smisurati che ti fanno camminare
come il gobbo di Notredame, i ruscelli in piena che travolgono le
fattorie, gli alberi bruciati dai piromani, l'odore del fieno appena
piantato dai due energumeni che a stento parlano hurdu, i costumi
locali, i costumi da bat-man, i costumi da barba, la cicoria, i rutti
nella prateria, le cavalcate in mezzo ai rovi intricati, i nani della
foresta, gli gnomi delle caverne, gli immensi ziggurat nella vallata,
in poche parole l'atmosfera dolce e delicata che si respira a due
metri da un tasso.
Ne concludiamo che il 122,4% degli interpellati conduce una magra
esistenza, e si trascina stancamente verso la propria fine senza chiedere
più niente, abbacinata dal sapore sempre costante della mirra. Oppure,
forse, spreca troppo tempo ed energia in pratiche inutili e prive
di senso, come cercare di comprare un auto, pagare le tasse, lavarsi
i denti e salvare il Pianeta dal buco nell'ozono. Per quanto mi riguarda,
non posso che essere contrario agli scandali sotto il sole, per cui
andrò a fare le mie sudate vacanze a Gallarate, sulla superstrada,
accanto al distributore della Shell. Arrivederci.
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