Chi siamo Perchè dovete...
N. 23: Editoriale Un occhio all'arte... Nuovi gruppi sanguigni La poesia Il fotomontaggio Lo sport che non ti aspetti I grandi classici La posta del fegato
Freezer | Oroscopone | Il Fotomontaggio | Frattaglie Audio e Video | Supertest | Frattaglie dal Web | Sacri Testi

Freezer Lo sport che non ti aspetti Home
a cura di Agostino Sonante

La rubrica è nata grazie alla gentile collaborazione con lo studioso inglese Thomas Andrew Uppercut, docente di Teologia presso il Cambridge College e grande appassionato di ogni tipo di sport, tranne il ping-pong, che egli odia profondamente perché è convinto, e forse a ragione, che il rumore della plastica della pallina sul tavolo sia strettamente collegato col significato della morte spirituale. Dopo aver pubblicato, nel 1993, il testo "I tacchetti del destino", sui retroscena politici dello sport più famoso del mondo, che ha riscosso un consenso unanime dalla critica e da sua madre, la nostra redazione lo ha contattato sei mesi fa per una cooperazione. E’ sorprendente vedere quanta vitalità e quanta energia abbia ancora in corpo: e pensare che ha novantotto anni e si ciba per mezzo di un argano meccanico! Ci ha regalato tante perle di saggezza, alcune delle quali sono state trascritte qui per voi. Godetevele.


TROFEO DELLE SETTANTA TROTE, HELSINKI, FINLANDIA, 1978
Un curioso incidente rattristò la cerimonia di premiazione dell’ambito concorso, riservato solo a pescatori dall’elevato tasso di salsa tonnata nel sangue.
Il vincitore, il pluricampione rumeno Romeu Akaghan (che vediamo tra gli alberi mentre pesca con la famiglia a Vienna), non riuscì più a trovare l’esemplare di Anguilla dei Carpazi che gli aveva permesso di vincere il primo premio. Il pesce, lungo più di sedici metri ma pesante poco meno di trenta chili, era sparito dal tavolo sul quale era stato appoggiato per le misurazioni, lasciando un biglietto nel quale spiegava le ragioni della sua fuga. Gli organizzatori si videro costretti a consegnare il premio al giapponese Fujimura Mujimura, che aveva pescato un pesce persico incrociato con uno squalo e con del cerbiatto; Akaghan chiese un risarcimento per il torto subito, e riuscì ad ottenere una giovane tinca albina e due gallette di mare. Una ben magra consolazione!
L’anno dopo il grosso capitone, che era fuggito, si pensa, in seguito ad una cocente delusione d’amore, ricomparse sul banco del pesce della Premiata Pescheria Super Triglia & Calamaro e fu venduto ad un commerciante di Bergamo per la Festa della Mamma.

CONTESA TRA PALESTRE DI FIRENZE, ITALIA, 2001
Una tenzone furibonda tra sei palestre di Firenze sulla reale funzione dell’Aquagym, ha portato i diretti interessati in una piscina di Fiesole a dimostrare la validità delle proprie tesi.
La gara è stata furibonda, piena di colpi di scena e colpi di sonno in vasca, ma alla fine ha prevalso la compagine della palestra FITNESS E LOCKNESS di Viale D’Annunzio (che nella foto è impegnata nella costruzione di un tetraedro umano). Da quel giorno l’Acquagym, nel circondario fiorentino, serve per curare le malattie veneree e per prevenire la formazione di bande giovanili di matrice teppistica.
Il promotore di tale iniziativa ha sanguinato per giorni dal naso e dalle orecchie, prima di essere dichiarato incapace di intendere e di nuotare, ed ora sta organizzando una manifestazione per il diritto di nuotare a farfalla anche nelle fontane pubbliche e negli acquari. Per il momento, continua a sanguinare!

CAMPIONATI MONDIALI DI BADMINTON, LONDRA, INGHILTERRA, 1958
Proprio durante tale edizione l’inglese Rowan Gheneroso Jonessy (che vediamo in una foto mentre cerca di colpire col volano un pioppo)
sconvolse il mondo del Badminton e dello sport tutto con un’impresa che ha del bizzarro: fu iscritto al Campionato due volte, da suo padre e dal Vescovo di Wortchester, per errore, e venne inserito nella parte alta e in quella bassa del tabellone maschile. Nessuno si accorse della svista perché Jonessy era solito cambiare maglietta di continuo, e lui fece finta di nulla perché impegnato a scegliere i coordinati intimi. Il problema venne alla luce quando entrambi i Jonessy si qualificarono per la finale. Ma, nel classico spirito sportivo inglese, pur di non rinunciare allo spettacolo, Jonessy fu costretto a disputare la finale da solo, colpendo il volano alternativamente da una parte e dall’altra del campo, passando sotto alla rete. L’incontro non durò a lungo: dopo un’ora di continui spostamenti di campo, Jonessy fu costretto al ritiro per asfissia, aritmia, tachicardia, sciatalgia, pubalgia, birreria, fanteria e dispepsia, e, per una strana clausola testamentaria, fu dichiarato vincitore suo cugino Amish, deceduto tre anni prima nel tentativo di inghiottire dodici metri di cavi telefonici nel Sussex per vedere se prendeva la linea.
Il Trofeo fu consegnato alla memoria. Jonessy è ancora vivo ma sta scontando una pena di ventiquattro anni di reclusione per lesioni gravi e tentato omicidio ai danni di un pioppo.



Top

Approved by Frattaglie