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La gravità

Se il mio amico e collega Vito Mastrunzo smette di farmi il solletico alle narici, forse riuscirò a scrivere questo interessantissimo articolo su quello strano fenomeno chiamato “gravità”.
È necessario sapere prima di tutto che fin dalla notte dei tempi gli uomini si sono sempre chiesti il motivo per cui bisognava forzatamente stare attaccati al terreno, o, come si dice, stare con i piedi per terra.
Esiste, ed è scientificamente provata, una specie umana che, nel lontano 5 settembre 2001 ha formalmente espresso il desiderio, tramite redazione di un apposito documento scritto,
di voler “stare con la testa fra le nuvole”, a dimostrazione del fatto che ci può essere qualcuno a cui proprio non va giù di dover stare inutilmente e faticosamente attaccato al terreno.
La scienza si sa, è una materia che inconfutabilmente porta alla verità e all’esattezza, per cui, visto che curo con passione questa rubrica, sfido chiunque a provare il contrario di quello che sto per raccontare; d’altronde non mi pare il caso di contraddire l’autorevolezza della mia fonte culturale: Alessia Merz.
Che ci sia una forza che ci lega a questo pianeta è ormai noto a tutti. Anche a me, da quando una tegola cadde dal quarantaduesimo piano di una villetta a schiera sfracellandosi sulla mia testa senza fermarsi a nessun piano intermedio e senza passare dal via.
Si tratta ora di dare una spiegazione a livello strutturale e socioculturale del perchè esiste questa dannata forza: chi c’è dietro di essa, chi l’ha voluta, come funziona e soprattutto dov’è il mio panino con la porchetta?
Molte teorie si sono susseguite negli anni. Vorrei ricordare la più surreale, che associa la forza di gravità, che la terra esercita su tutti i corpi alla sua superficie, al termine “peso”, il quale determina un’accelerazione diretta verso il centro della terra di valore medio pari a 9,81 m/s² che aumenta con la latitudine (a causa dello schiacciamento polare della terra) e diminuisce con l’altezza rispetto alla superficie terrestre. Tutte baggianate!
Ma i film “Viaggio al centro della terra” e “Quella sporca dozzina” non vi hanno insegnato niente?
Esistono forme di vita sotto di noi e molti luminari lo possono confermare. Ho fatto degli studi in merito raccogliendo relazioni di esimi professoroni come Jene Underground e Peter Talp che testimoniano l’esistenza di civiltà organizzate anche politicamente alla ribellione contro le popolazioni della superficie terrestre. Ecco spiegati terremoti, maremoti e movimenti tellurici di tipo sussultorio e ondulatorio (senza contare i vulcani!).
Perciò, cari lettori, tante formule matematiche non spiegano assolutamente niente. La gravità è un fenomeno da attribuire alle specie evolute del sottosuolo che creano una concomitanza di fattori energetici di natura dinamica che fanno sì, quasi inspiegabilmente che noi rimaniamo appiccicati al terreno. Ecco tutto.
Il mio panino era finito sotto la scrivania. Ora ci soffio un po’ su e torno a mangiarmelo anche perchè non ho altro da dire su questa dannata storia.
Comunque io mi schiero dalla parte delle forme di vita che molti continuano volutamente ad ignorare attaccandosi a inutili quanto false teorie fisico-matematiche che hanno come unico fine quello di confondere.
Arrivederci.

Calogero Fragaglia


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