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A cura di Soriano Fecola



CINGHIALE SCOSTUMATO AI FERRI CORTI


Difficoltà: (Da 1 a 10) 23.
Cinghiale scostumato ai ferri corti

Tempo: Dipende dal fuso orario.

Ingredienti per due persone:

- 1 cinghiale di 130 kg;
- 1/2 kg. di farina di ceci orfani;
- 2 tuorli d’uovo abbronzato;
- 3 albumi d’uovo sforzato;
- 2 gusci d’uovo inanimato;
- Pepe nero scuoiato;
- Peperoncino rosso vergogna;
- Cannella al profumo di dromedario;
- Senape scandinava;
- Aceto balsamico al mirtillo pentito;
- Sale;
- Scende.

Preparazione:


Procuratevi un cinghiale di 130 kg. Non compratelo, vi costerebbe troppo e potrebbe pesare 129 kg. anziché 130 kg. Per la buona riuscita della ricetta, vi consiglio di andare a cacciarlo nel bosco nei pressi della vostra abitazione. Se per caso non avete un bosco a portata di mano, piantate voi gli alberi ed aspettate che crescano sino a formare un fitto bosco e poi aspettate che si popoli di animali, fra cui il cinghiale. Certo, ci vorrà un po’ di tempo in più, ma, credetemi, ne vale la pena. Oppure leggete il suggerimento nella ricetta precedente: “Funghetti concupiti in salsa alla Lucrezia Borgia”.
Per cacciare il cinghiale è consigliabile un buon fucile da caccia a ripetizione e un paio di mutande di ricambio. Quando avvistate la vostra preda, grossa, feroce, pettinata all’umberta e con due zanne ben appuntite, non sparate subito. Lasciate che il cinghiale inizi a correre verso di voi trascurando le più elementari regole di precedenza verso gli altri animali del bosco; non sparate ancora, lasciatelo avvicinare e, nel frattempo prendete accuratamente la mira: dovete centrarlo in mezzo agli occhi, che è il punto debole di tutti gli animali, dalla formica al drago sputafuoco. Quando sarà arrivato a 7 metri e 32 centimetri di distanza sparate senza esitazione: è la distanza giusta. Una volta uccisa la belva, con calma cambiatevi le mutande ed aspettate che le pulsazioni scendano da 700 al minuto ad un ritmo accettabile.
Una volta a casa dovrete ripulire il cinghiale: tagliate la testa e la coda; togliete le interiora, gli zoccoletti, la cotenna, il grasso, cuore fegato milza e polmoni, ugola e stomaco. Alla fine vi rimarranno 38 grammi circa di ottima carne che farete a fettine sottili.
Prima di procedere, mettete in una grande scodella il pepe nero scuoiato, il peperoncino rosso vergogna, la senape scandinava e la cannella al profumo di dromedario ed iniziate a mescolare il tutto. Se, nel frattempo, l’intruglio non vi è esploso fra le mani, metteteci i due tuorli di uovo abbronzato e i due albumi di uovo sforzato e mescolate con delicatezza per circa 3 ore.
Mettete sul fuoco una pentola con due dita d’acqua e tre misurini di aceto balsamico di mirtillo pentito ed adagiateci dentro le fettine di cinghiale; ad intervalli di 230 minuti, versate un cucchiaio di farina di ceci orfani fino ad esaurire tutta la farina (1/2 chilo). Ci vorrà una nottata intera.
Quando la farina sarà finita, togliete il tutto dal fuoco e sistemate le fettine di cinghiale (cercatele bene, devono essere da qualche parte!) su un piatto ovale o, a scelta, esagonale e cospargetele con il miscuglio di pepe, peperoncino, senape e cannella. Mettete in frigo per 12 secondi e servite sorridendo.

P.S. : Con i due gusci d’uovo inanimato, dopo averli ridotti in polvere a frustate, potrete lucidare le pentole e le stoviglie usate per questo indimenticabile pranzetto.



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