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A cura del Prof. Omar Sciarbrun



GLI EGIZIANI

Ed eccoci finalmente giunti ad una delle più grandi civiltà di quel tempo: Gli Egiziani.

Quello di Egitto fu un impero lungo e ricco di usanze. Una (la più famosa) era quella di imbalsamare i morti e sistemarli in grandi tombe. L’imbalsamazione costava parecchio, così la maggior parte della gente passava la vita a
risparmiare per pagare il sacerdote imbalsamatore, al quale trasferiva il proprio libretto di risparmio. Chi non riusciva a raggiungere tutta la cifra, si faceva imbalsamare solo il naso o le adenoidi e le faceva custodire in una piramide di 20 x 20 cm., completa di antifurto e di sistemi antiscasso. Gli antifurti più diffusi erano due: il primo era costituito da una scritta che recitava così: ”attento o ignoto ladro che stai per far man bassa di tutte le ricchezze contenute in questa piramide (vedi lista a parte); tu non lo sai ma, così facendo, ti procurerai malattie atroci (vedi lista a parte) e i tuoi occhi guarderanno ognuno per conto suo; le orecchie ti si allungheranno a tal guisa che riceverai la modulazione di frequenza anche senza antenna!”.
Il secondo antifurto era costituito da questa frase: “O ladro, prima di entrare sei pregato di leggere a voce alta questa parola: - UUUUUUUUHHH!!!!!”.
Il ladro, ingenuamente, la leggeva, e, così facendo, imitava non volendo il suono della sirena, che attirava le guardie del faraone.
Altri egiziani mettevano un coccodrillo dentro la propria piramide, ma, quando questa era costituita dal modello di 20 x 20 centimetri, preferivano mettere la piramide dentro al coccodrillo.
I faraoni iniziavano a farsi costruire la propria piramide fin da giovinetti, impiegando migliaia di schiavi ai quali non pagavano le marchette.
Grazie al Nilo ed allo sfruttamento delle sue piene, si organizzò una società civile nella quale i ruoli erano equamente distribuiti per il bene comune. I contadini si spezzavano la schiena ed i faraoni ed i sacerdoti si arricchivano. Il rovescio della medaglia era che questi ultimi, pur arricchendosi, erano praticamente disoccupati; dovevano solo spendere. La vita politica era simile a quella dell’Italia dei nostri giorni: il re era un monarca assoluto che governava mediante un’amministrazione composta da figli e parenti, era considerato un dio in terra e la sua volontà era legge. Unica differenza è che allora il re era chiamato faraone, fino a qualche anno fa era chiamato Andreotti.


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