Chi siamo Perchè dovete...
N. 23: Editoriale Un occhio all'arte... Nuovi gruppi sanguigni La poesia Il fotomontaggio Lo sport che non ti aspetti I grandi classici La posta del fegato
Freezer | Oroscopone | Il Fotomontaggio | Frattaglie Audio e Video | Supertest | Frattaglie dal Web | Sacri Testi


Freezer Attualità: la parola a Vito Mastrunzo Home



Salve amici.
Vito Mastrunzo
Il vostro Vito Mastrunzo è tornato per schiarirvi le idee con i suoi pareri a prova di bomba.
Voglio innanzi tutto spendere una parola per Giacomo da Napoli, che mi scrive per sapere di dove sono e da dove vengo, dato che ha notato alcune flessioni dialettali nei miei discorsi.
Allora Giacomo devi sapere che il mio dialetto è un arcipelago di linguaggi diversi, poiché i miei nonni paterni erano di Milano, ma si sposarono trasferendosi automaticamente in Puglia per cercare lavoro, mentre i miei nonni materni si aggiravano dalle parti di Palermo. Mamma però è nata e cresciuta a Napoli, e se ne andò solo in tarda età, mentre mio padre ha sempre vissuto a Roma, e infatti teneva un ristorantino a Trastevere che si chiamava “Er Vaccinaro Circonciso”. Io ho vissuto un pò a Frosinone, un pò a Napoli, un pò ad Arezzo, un pò qua, un pò là, ma adesso c’hò una casetta che sta in provincia di Catanzaro, un posto chiamato Sarrottino. Eccoquà la risposta mio caro Giacomo, ma Mò CHE CI PENSO, CHE MINCHIA TE NE FOTTE A TIA DI DOVE SONO NATO, DI COME PARLO ECC. ECC. FATTI E’ CAZZ’ TUOI CHE SENNO’ TE DO’N CARCIO’N CULO CHE TE SCOMUNICO L’OSSO SACRO!

Scusate, ma mi pareva pure giusto replicare una risposta! Dunque, l’argomento di oggi è
il Calcio e, particolarmente, gli scandali che ci girano intorno. E già, perché fra passaporti fasulli, partite comprate, sentenze ingiuste e matocriti alti ormai di questo sport non rimangono che le briciole.
Non capisco per esempio come mai questo grosso giocatore della Lazio, Veron, che nonostante che sia penetrato in Italia clandestinamente, passando la dogana con un passaporto falso, possa ora andarsene scorrazzando dove vuole felice e contento, mentre invece il suo collega Davids, quel ragazzetto che gioca tanto bene nella Juve, deve starsene in galera più di un anno solo per aver mangiato qualche caloria in più del normale, perché logicamente è più piccolo dei suoi compagni. Se questa è giustizia diteme voi come si può andare avanti: se fossi Davids e beccherei il giudice che ha deciso sta cosa, LO PIGLIEREI PER LA COLLOTTOLA, LO SCOTOLIEREI COME UN TERMOMETRO E GLI DIREI: “SI’ ‘NA CHIAVICA, SFILATI DA LI COGLIONI VA’ SE NO TI PESTO COME SI PESTA’’N POLPO, CAPII?”. Ma mica è solo questo il male del calcio; l’altro giorno mio figlio Pinotto mha chiamato tutto piangente, insinuandomi che il Napoli era in serie B perché il Parma aveva fatto vincere il Verona, perché sono tutte e due la stessa cosa. Ma a quel punto, scusatemi, me so pure un pò alterato, e gli ho spiegato: “Pinotto, o’ ma che tu dai i numeri figliolo mio? Se dici così sei un pirla, perché tu che hai studiato la geologia a scuola sai benissimo che Parma e Verona non possono essere la stessa cosa, perché una sta in Umbria e l’altra a Nord; allora SE DICI STE COSE SI’ STRUNZ’, PERCHE’ NON SAI DI CHE STAI PARLANDO, PERCHE’ NON SONO UGUALI PARMA E VERONA, PERCHE’ STAI ‘A ‘PIGLIA’ N GRANCHIO GROSSO COME NA’ CICOGNA! SE IL NAPOLI VA’ IN B E’ PERCHE’ STA NELLE MANI E’ DUIE FETIENT’, CAPITO MI HAI?”

Mi pare di avervi schiarito con queste poche frasi un po’ tutta la problematica che tortura il mondo del calcio in questo periodo, perciò vi saluto affettuosamente con un bacione e ci rivediamo la prossima volte. Arrivederci, e mandatemi lettere!



Top

Approved by Frattaglie